Carbone vegetale e fermenti lattici: a cosa servono

Carbone vegetale e fermenti lattici: a cosa servono

Carbone vegetale e fermenti lattici: a cosa servono

Molte persone, più comunemente donne, lamentano il gonfiore addominale, ossia una pressione fastidiosa nell'addome causata da un eccesso di gas. Una soluzione a breve termine può essere l'uso di integratori di carbone vegetale che ha la capacità di assorbire il gas nell'intestino aiutando a tenere sotto controllo i sintomi. Carbone vegetale e fermenti lattici: a cosa servono e come possono rivelarsi utili in questi casi.

Carbone vegetale dopo quanto fa effetto?

Il Carbone vegetale attivo si ottiene dalla combustione di materiale vegetale lavorato a temperature molto elevate. La struttura porosa del carbone ha una carica elettrica negativa che gli fa attrarre molecole con carica positiva (tossine e gas) e, poiché non viene assorbito dal corpo umano, trasporta le tossine direttamente nelle feci.

Si usa per ridurre il gonfiore intestinale, ma anche in caso di avvelenamento, per problemi legati alla funzione renale e problemi legati al flusso della bile durante la gravidanza. L’assunzione consigliata è 1g mezz’ora prima e dopo i pasti, dopo qualche giorno dovrebbero esserci i primi riscontri.

Carbone vegetale e fermenti lattici insieme

Interessante l’associazione di carbone vegetale e fermenti lattici vivi ad azione probiotica che favoriscono l'equilibrio della flora batterica intestinale. Ad esempio Trio Carbone, pancia piatta, a base di enzimi, carbone ed estratti vegetali di anice verde, melissa e finocchio con fermenti lattici vivi e vitamine del gruppo B. Si tratta di un composto di due formulazioni sinergiche, confezionate in due bustine monodose accoppiate che vanno assunte contemporaneamente: la prima contiene gli enzimi, il carbone e gli estratti vegetali, la seconda i fermenti lattici vivi.

La particolare associazione di enzimi aiuta a favorire i processi digestivi e l'assorbimento dei nutrienti.
Gli estratti vegetali di anice verde, melissa e finocchio favoriscono la funzione digestiva e una regolare motilità gastrointestinale, con eliminazione dei gas responsabili del gonfiore addominale.

In ogni caso vale la pena analizzare le possibili cause di gonfiore, alcune delle quali sono molto diffuse:

  • Dieta ricca di fibre: una dieta contenente alimenti ricchi di fibre (fagioli, cereali integrali, frutta fresca e verdura) può causare gonfiore.
  • Ingestione eccessiva di aria: magari dovuta a gomme da masticare, succhiare penne o matite, fumare o non prendersi il tempo di masticare il cibo lentamente.
  • Patologie varie: la celiachia, l'intolleranza al lattosio, il morbo di Crohn o la colite ulcerosa.
  • Mancanza di enzimi digestivi: il cibo non digerito passa nell'intestino e i batteri che lo scompongono rilasciano gas.
  • Lungo tempo di transito attraverso l'intestino: che permette ai batteri di fermentare più a lungo i prodotti di scarto producendo gas.

Il carbone vegetale fa andare in bagno?

A dosi troppo alte ed utilizzo prolungato il carbone vegetale può provocare un effetto contrario (costipante), rallenta l’attività intestinale ed è possibile causa di un senso di nausea.

Per quanto tempo si può prendere il carbone vegetale?

Non ci sono limiti temporali per l’assunzione di carbone vegetale, consultare un medico se non si vedono particolari benefici e si nota una maggiore stitichezza. Andrebbe anche valutata la dieta e gli alimenti che si consumano in maggiore quantità poiché le reazioni ai cibi variano da persona a persona. Alcuni alimenti che si ritiene possano contribuire al gonfiore sono:

  • cavoli, cavolfiori, broccoli, cipolle, asparagi e cavoletti di Bruxelles;
  • pesche, mele e pere;
  • bevande frizzanti;
  • alimenti contenenti zucchero, lattosio, quindi latticini e latte;
  • dolciumi e gomme da masticare senza zucchero che contengono sorbitolo;
  • cereali integrali come crusca e frumento;
  • fagioli e legumi.

Triocarbone Plus, integratore di vitamine a base di estratti vegetali di camomilla, Angelica, Menta, Finocchio e Senna, con carbone vegetale e vitamine B1, B2 e B6 utili per riequilibrare le carenze o gli aumenti fabbisogni. Gli estratti di camomilla, Angelica, Menta e finocchio favoriscono la funzione digestiva e l'eliminazione dei gas, mentre l'estratto di Senna contribuisce alla regolarità del transito intestinale. Inoltre, le vitamine del gruppo B sono utili per favorire il normale metabolismo energetico.

Il carbone vegetale fa male al fegato?

Non sembra avere effetti nocivi sul fegato, anzi, il carbone vegetale è attualmente commercializzato come strumento per disintossicare ma in realtà non è chiaro se l'aggiunta di carbone attivo alla dieta possa migliorare le funzioni fisiologiche del corpo umano. Sarebbe utile in ogni caso completare la propria alimentazione con cibi che aiutano naturalmente il fegato nel suo processo di disintossicazione. Tra questi:

  • Le uova forniscono la fonte proteica biodisponibile più facilmente assimilabile. Una frittata di due uova intere o strapazzate un paio di volte a settimana darà una quantità sufficiente di proteine.
  • Verdure ricche di glutatione come avocado, carote, broccoli, spinaci, mele, asparagi e melone, questo antiossidante neutralizza i radicali liberi, carica il sistema immunitario e disintossica il fegato.
  • Alimenti ricchi di selenio come avena e noci del Brasile, che come il glutatione è anche un antiossidante e aumenta la forza immunitaria.
  • Il coriandolo contiene linalolo che aiuta a purificare il fegato, da aggiungere a frullati e insalate.

Carbone vegetale e colon irritabile

Il carbone vegetale può aiutare a gestire i sintomi del colon irritabile? Sembra di no, quando il carbone raggiunge l'intestino crasso non ha più la capacità di assorbimento.

Carbone vegetale e stitichezza

Per contrastare la stitichezza e la sindrome dell'intestino irritabile si rivelano utili i probiotici. Una mancanza o una raccolta anormale di batteri nel tratto digestivo può causare varie problematiche intestinali tra le quali la sindrome del colon irritabile e il conseguente gonfiore. I probiotici aiutano a ripristinare l'equilibrio della microflora intestinale alleviando la tensione. Da sperimentare un integratore probiotico o uno yogurt con colture vive e attive, magari consultare un medico per la quantità giornaliera da assumere.

  • Lactoflorene pancia piatta, Integratore alimentare con edulcorante a base di fermenti lattici vivi ad azione probiotica, enzimi e estratti vegetali melissa, camomilla, passiflora e zenzero, utile per favorire l’equilibrio della flora intestinale, favorire la regolare motilità intestinale, aiutare l’eliminazione dei gas responsabili del gonfiore addominale, favorire la funzione digestiva, favorire il rilassamento e il benessere mentale, normalizzando il tono dell’umore.
    La sua tripla azione agisce su gonfiore addominale, stress quotidiano e cattiva digestione.
  • Yovis Flaconcini, integratore alimentare caratterizzato da un mix di bifidobatteri, streptococchi e lactobacilli, fermenti lattici vivi ad azione probiotica, appartenenti ai ceppi tra i più studiati e documentati in letteratura scientifica. La loro attività probiotica favorisce l'equilibrio della flora batterica intestinale che può risultare alterata. I fermenti lattici vivi contenuti in Yovis Flaconcini, una volta arrivati nell'intestino, sono in grado di aiutare la flora batterica endogena a riequilibrarsi. Questo risultato viene conseguito anche grazie all'elevata concentrazione di cellule vive: non meno di 25 miliardi per flaconcino.

Foto di Karolina Grabowska da Pexels

Articolo pubblicato da Giuseppina Nesta